Negli ultimi 15 anni le #temperature e i livelli dei corsi d’acqua nell’Europa continentale nel periodo estivo hanno avuto spesso un forte impatto sul comparto energetico.
Il 2003 e 2006 sono stati anni critici per i fiumi francesi a causa delle elevate temperature. Nel 2003 sono state fermate 6 centrali termiche classiche ed è stata disposta la diminuzione della produzione di diverse centrali nucleari. Per garantire la produzione il governo ha autorizzato, tramite decreto, il superamento delle temperature di scarico.
Nelle ultime 24 ore, la temperatura del Rodano in territorio svizzero e a pochi chilometri dagli impianti nucleari francesi ha fatto registrare un valore medio di 20 °C. Tale valore risulta essere superiore alla normale del periodo di 2 °C. Il picco è stato raggiunto nella giornata di domenica con una temperatura di 22 °C, che rappresenta il terzo valore più alto dal 2000.
La situazione è aggravata ulteriormente dalle basse portate del fiume Rodano che in questo mese di luglio si è attestata mediamente a 359 m3/s, poco distante dalla minima media mensile (341 m3/s) e inferiore rispetto alla mediana (491 m3/s). Questo comporta una minore inerzia da parte del fiume che risulta essere più sensibile alle temperature ambiente.
Nei prossimi giorni, le temperature svizzere subiranno un rialzo di quasi 4 °C raggiungendo un massimo nella giornata di sabato portando con ogni probabilità anche a un nuovo incremento della temperatura del Rodano. Tuttavia, i nostri forecast evidenziano un deciso calo delle temperature nella seconda parte prossima settimana con valori che dovrebbero portarsi sotto media su gran parte dell’Europa continentale.
Nota: Per l’impianto di Bugey, con il decreto del 06/08/2014, le autorità francesi hanno imposto un limite della temperatura a valle dell’impianto di 26 °C per il periodo che va dal 01/05 al 15/09, con un riscaldamento massimo consentito di 5 °C tra monte e valle.
autore: Ilir Xaka